Elisa Pizza

Per dirla in breve, Elisa fotografa, scrive e naviga. È nomade nell’animo, social addicted e innamorata persa di gatti e borghi antichi.

Si è laureata in sociologia nel 2003, un po’ per passione e un po’ per capire le dinamiche sociali che ci spingono qua e là per il mondo. Ha dedicato diversi anni (ormai tanti anni fa) al settore del non-profit occupandosi di richiedenti asilo e rifugiati a Roma, donne e bambini svantaggiati in Francia. Rientrata in Italia alla fine del 2007, pur di sbarcare il lunario ha fatto lavori di cui non sapeva nulla, ma che le hanno insegnato molto, soprattutto sulla sua velocità di apprendimento e adattamento.

Frequentava chat e forum prima dell’arrivo dei social, ma quando è sbarcata in quel mondo ha deciso di viverlo solo come un luogo di svago. Con il tempo ha maturato l’idea, sospinta dalla curiosità, di osservarlo con maggiore consapevolezza e cognizione di causa, cercando di afferrarne il funzionamento, le potenzialità e le care e mai dimenticate dinamiche sociali, perché il primo amore non si scorda mai.

Stanca di fare lavori che non le piacevano, ha deciso di ignorare tutti quelli che le ripetevano “ma la fotografia non paga, figurati la scrittura, in Italia poi e di questi tempi, ma che ti dice la testa” e ha cominciato a scrivere e fotografare per raccontare il territorio, e non solo, sul suo blog.

Web content editor, perché preferisce creare i contenuti editoriali e lasciare ad altri le analisi degli insight, ma per necessità e per buone cause mette su il mantello da social media manager.

Allergica da sempre a tutto ciò che è sintetico, alle fake news e alle storie raccontate male. Ama il trekking in montagna, le nuotate al mare e stare con il naso all’insù a contare le stelle.

Ascolta molto e ricomincia spesso, quasi sempre da zero perché crede che le fondamenta siano tutto, si entusiasma per i nuovi progetti, in generale per tutto ciò che è innovativo.

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