#Follow4Follow, #S4S, #L4L, Follow/Unfollow siamo nati così ma il problema è stato sempre e solo il PROSELITISMO.
Se abbracciate una religione, avrete poi bisogno di una chiesa per essere definiti: preti.
Potreste decidere di farlo per FEDE, allora siete: fedeli, adepti, discepoli.
Se volete assurgere al ruolo di cardinali invece, avrete bisogno di tanti preti, frati, monache, perpetue, chierichetti, cattedrali ecc. e soprattutto avrete bisogno di migliaia di *fedeli* e anche di cantare messa.
Fedeli, fidelizzare, fidelizzazione.
In teoria per ricevere bisognerebbe dare ma in genere, si prende 100 e si dà 10 e questo, nella migliore delle ipotesi, è estremamente bieco e triste.
Senza accorgercene siamo diventati i discepoli di preti che volevano essere cardinali e glielo abbiamo fatto fare senza fatica mentre loro acquisivano credenziali che Noi, all’inizio, non ci potevamo permettere.
Poi c’erano anche quelli bravi, quelli che si sbattevano, bravi davvero ma sempre, sempre e sempre nel recinto elettrificato delle regole canoniche, accreditati presso coloro che comandano e con il portafogli a fisarmonica.
Le Macchine ci hanno messo le prediche, le lobby, il familismo, le combriccole e i centri di potere micro e macro e la religione del silicone ha predisposto le regole.
Le regole sono state accettate e divulgate dai preti e NOI, come dei beoti, abbiamo abbracciato la fede passivamente e per CONVENIENZA.
Abbiamo puntato le nostre carriere basandole sul NIENTE & DINTORNI come ospiti appecoronati e paganti, alloggiati sempre più scomodamente in strutture mediatiche e pubblicitarie mascherate da *attivatori di reti sociali rizomatiche* che non sono mai state sane e comunque abbiamo concesso loro, pezzi interi delle nostre vite puzzolenti e quando non li abbiamo concessi ce li hanno fregati senza preavviso.
Ci siamo abbeverati alla fonte dell’illusione per poi capire che solo chi è sempre stato fortemente individualista, liberista, lobbysta, menefreghista, opportunista ne poteva sposare la tesi.
Oh! Ma POr¢∆Tr0I4 bravi davvero eh! Siamo stati davvero forti!
Ringraziare l’aguzzino con cui lavori per lo più gratuitamente, non è da tutti eh!
Parlami perché se non mi parli non esisti! Se non mi parli non ti sento!
Te lo dico e te lo ripeto: le persone non si collezionano!
“Ti seguo se mi segui”
“Se ti seguo, mi segui?”
“Mi serve pubblico, mi segui?”
…ossia: la fine della Socialità, la fine della nascita di una relazione sana e disinteressata che possa rappresentare un reale valore aggiunto per entrambi.
La Macchina non ha anima ma ha obiettivi, sono ultra motivazionali e ben precisi mentre Noi, noi avevamo necessità di un sogno, ce lo hanno prefabbricato ed è durato 25 anni di “Dot Com”.
Poi è finito. Svegliati di soprassalto ci siamo ritrovati pisciati addosso bagnando il letto, soli e al buio, in mezzo alla piscia calda, con gli occhi sbarrati, una goccia di sudore al lato sulla tempia, l’affanno, la tachicardia, i disturbi del sonno, il mal di stomaco, un profondo senso di solitudine interiore e un catastrofico…“Non ho fatto niente, non è colpa mia!” stampato in fronte.
Al tempo, non sapevamo da dove cominciare e nessuno ci ha detto come fare, per cui come dei fessi abbiamo creduto che seguire “le regole”, seguire quelli più importanti di Noi, commentare sotto i loro contenuti, studiare sui loro libri, leggere i loro blog, reagire, condividere e dare attenzione a quello che facevano, che dicevano e magari battere le manine a comando per i successi che i nostri paraguru conseguivano, in estrema sintesi, avrebbe potuto insegnarci a fare bene (in parte è anche successo) e magari successivamente poteva concederci di brillare di luce riflessa in attesa di una luce propria.
Così abbiamo sperato, implorato, desiderato un barlume di considerazione… da coloro che erano già affiliati alla macchina all’origine.
Ci siamo comportati un po’ come fa il cane che aspetta sotto al tavolino per avere un pezzo di pane e ogni tanto tocca la scarpa a qualcuno con la zampa.
E chi lo nega… MENTE!
Chi dice: “No, io non l’ho mai fatto!” è un BUCIARTO.
Chi dice di non aver mai organizzato artifici, seguito persone e personaggi in modo esclusivamente strumentale e organizzato *batterie* di amichetti per tentare di emergere forzando la macchina a prendere in considerazione i contenuti partoriti con sudore e con dolore, MENTE!
E mente al punto che garantire follower e reazioni è diventato un cazzo di mestiere.
E MENTE anche oggi che continua a farlo e continua a comprare Like, reazioni, condivisioni, recensioni e soprattutto follower perché senza follower non sei nessuno.
Senza follower NON ESISTI, non vali un cazzo e se il tuo committente ha più follower di te, TU non lavori perché lui è convinto e sicuro di fare bene come fa perché lui li ha e tu NO.
Se vuoi i follower devi fare quello che La Macchina ha previsto per te e se io avessi 250K follower mi bacereste anche le chiappe pur di avere un briciolo di considerazione.
Per questo sono stati costruiti account da minimo 100K follower e poi fatti interagire tra loro, creando cluster propulsivi da mettere a disposizione a pagamento!
Stupidamente sembrava che quella luce flebile fosse un faro nella nebbia e così abbiamo seguito, seguito, seguito e seguito ancora.
Posizionati, alzati e fattura, fatte vedé, ce l’ha fatta Mario Persichetti posso farcela anche io, qui sopra tutto è possibile, se ti impegni puoi farcela, stai sul pezzo, studia, sii migliore, venditi, lasciati comprare, valutati, sappi mentire se serve, fatti vedere con chi conta, evita i perdenti, produci gratuitamente qualcosa di unico e fai in modo che sia percepito come geniale, chi non si forma si ferma, non bestemmiare, non ti scaccolare, non ti schierare, fammi un favore, che ci vuole, che c’hai 5 minuti? magari poi ti pago…
Come cani pastore non abbiamo fatto altro che radunare il gregge degli altri convinti che fosse il nostro.
E La Macchina,
la macchina ha creato recinti iridescenti e lisergici per spingerci ad essere leader (fasulli) del nostro allevamento superprofilato di polli in batteria che non si reggono in piedi e non proferiscono parola.
Una nursery scalmanata di frustrati sotto botta da Riprova Sociale.
Poi, è arrivato il tempo del Personal Branding, altra pseudoscienza che ci racconta un qualcosa che avremmo dovuto comprendere sin dall’infanzia e che è stata codificata e spacciata come pietra miliare, utile e necessaria, a raggiungere un barlume di credibilità.
Ma sarebbe stato meglio che tu non fossi esattamente come sei e sarebbe stato meglio che tu narrassi una storia più adatta alla visione che il tuo pubblico di 4 stronzi, voleva avere di te.
Dici così, mettiti colì, spostati, abbassa il tono di voce, metti il rossetto, leva il rossetto, non fumare, fatti la barba, non farti la barba, non ruttare, non ti distrarre, ammicca un po’, fai vedere le sise, Sì così …ma non troppo, mettici mezza chiappa, non dire CAZZO quando sei in cam, non dire troppo, non dire poco, pettinati, mettiti la cravatta, levati la cravatta, usa il deodorante anche se lavori tumulato in casa e soprattutto non mancare al DigitalFanculoFestival che altrimenti perdi un sacco di opportunità.
In alcuni casi è iniziata una tormentata scalata sugli specchi dove, se ti andava bene, prevedeva che tu fossi sempre dall’inizio e in genere per terra esausto, mentre dall’alto alcuni jocker sardonici sghignazzando dicevano:
“Dai! Che fai? Sali No! Vieni! Tu sei uno che le cose le sa fare!”
Ma tu dovevi pagare le bollette e i soldi per la spesa erano contati e i tuoi affetti reclamavano un po’ di tempo e un po’ di considerazione.
E tu stesso, alla quattordicesima ora di lavoro, ti schifavi da solo anche quando andavi al gabinetto e a quel raduno maledetto non ci saresti mai andato perché eri e sei economicamente figlio di NN e non ce la potevi fare.
Ma poi… quali opportunità? De ché? Per andare dove? Per fare cosa? Quanto me dai? Quando me lo dai?
La gente che ho visto io la carriera se l’è costruita al bar!
Ho personalmente conosciuto individui che hanno ripetutamente dichiarato di aver trovato sui Social Network perZone mAravigliosse e che ne hanno inculate a filotto decine, pur di arrivare dove volevano.
Che ve devo dì, bravi così.
Però che adorabile schizofrenia eh!
Alcuni hanno mentito sapendo di mentire (anche a se stessi e ci hanno patito) altri lo hanno fatto senza capire, altri hanno recitato e interpretato il ruolo pensando che fosse così che si dove a fare e sono diventati come i loro potenziali committenti volevano ma sono finiti sotto i ferri del chirurgo.
Sono diventati follower top gamma, YES MAN buoni per tutte le stagioni, senza pedalini, con il malleolo esposto alle intemperie e con il calendario attappato “Busy” anche quando stavano da soli in casa a sbattere la capoccia contro il muro ma… sempre in prima fila.
Tribù di presenzialisti fino allo sfinimento, come i fantasmatici colleghi volevano e gareggiando a *Chi Si Vede Di Più In Giro*, un po’ come quegli attoruncoli di Hollywood che per rubare una particina nel prossimo Z-movie vanno a tutti i party di quelli famosi, pippano a cannone, si fanno trapanare nei cessi di lusso del club di turno e pagano pure per entrare.
Poi se ne vanno a casa con il trucco sfatto, le mutande in mano, un appuntamento al pronto soccorso per farsi ricucire e una notarella in più da scrivere su LinkedIn.
Altri non lo hanno fatto e non sono rimasti per niente simpatici in quanto non allineati.
Belli, eretici, creativi, interessanti, sperimentatori, borderline, visionari… ma No, questi No, non vanno bene.
Se non hanno 500K follower che parlano a ffà!?
In quanto dissidenti, con una personalità poco duttile, poco malleabile, poco inclini all’abbietta genuflessione davanti all’ingaggetto concesso per grazia ricevuta dalla cricca di turno e fondamentalmente… poco avvezzi al “O così o niente” (il dictat del famigerato FantaMercato) non sono mai riusciti a entrare nelle famiglie che contano e si sono meritati solo il ruolo di coloro che SEGUONO.
Intanto, continuavamo a seguire gente che di fatto e concretamente non ci ha mai cacato perché il trucco è sempre lo stesso:
il Power Like
🔹 Relazionarsi sempre e solo con chi è potente quanto Noi ma se lo è di più è anche meglio.
🔹 Ignorare le attenzioni altrui ma concederne ogni tanto e con il contagocce quel tanto che occorre per innescare la FOMO patologica che determina il proselitismo, perché fare proseliti e avere follower è una credenziale che determina credibilità, lavoro, autoreferenza, popolarità, machismo, referenza e prima o poi a qualcuno faremo comodo o riusciremo a intortarlo.
🔹 Hype e mentire perché *Fingere di farlo* dopo 100 volte significa averlo fatto.
..ma in una rete da pesca di frodo Sì! Presi tra le grinfie di una macchina che ti illude di *Essere* per interposto successo… Sì!
E vaffanculo INVECE NO! E menomale anche!
Quando questa nuova forma di doppia schiavitù ci ha bruciato ogni aspettativa ci siamo ritrovati semplicemente a rimpolpare le fila degli *Eserciti di Mario* dove Mario non s’inchiappetta proprio nessuno degli adepti… Mario, parla solo con gli *amici* di pari grado e tutti gli altri stanno a guardare con il moccio al naso e la patta della braghetta aperta sul davanti.
Un incrocio tra il Servo della Gleba e un irriducibile imbecille inconsapevole che allunga il collo sbirciando nel giardino dei famosi per vedere che cazzo fanno e tentare di capire quello che dicono.
E nonostante tutto, c’è stato anche modo di fare cose particolarmente pregevoli e pagate bene che si perderanno nella polvere e nelle lacrime del tempo senza costituire nessuna decisiva referenza.
C’è stata anche l’opportunità di incrociare qualcuno veramente piacevole, affettuoso e rispettoso con il quale salvare un legame sano e reciproco.
Questo è successo… è vero ma è costato troppo.
Poi un giorno ABBIAMO (plurale maiestatis) tirato i conti:
In 16 anni ho seguito anche Iddiop∆dre, regalato engagement e considerazione a migliaia di persone anche a quelli che hanno scritto libri e che senza LA GENTE come me se li sarebbero dovuti comprare da soli e non è neanche escluso che lo abbiano fatto.
Ho seguito migliaia di account, di gruppi, di pagine (ultimo conteggio erano 6879) e cosa ho ottenuto?
Un cazzo!
Ho ottenuto un cazzo di niente.
Ho ottenuto che gli algoritmi mi abbiano blastato millemila volte per ogni ragione possibile immaginabile ma mai e ripeto mai, per il fatto di aver offeso, attaccato, insultato, sputtanato qualcuno in modo diretto e strumentale.
Ho ottenuto, la non visualizzazione di migliaia di contenuti regalati alla Macchina sempre giustificata dal “Eh! Ma è colpa tua se la roba non interessa!” quando poi negli anni ho capito e scoperto che non si vedevano proprio, non erano visibili neanche alla stretta cerchia dei balordi con cui avevo la fintamicizia.
Ho anche ottenuto il silenzio di migliaia di follower neanche utili a fare ombra.
Per quattro volte ho distrutto i miei account main stream principali cercando ancora “L’uomo” come Diogene, beh…
non l’ho trovato ma in compenso ho trovato un miliardo di paletti.
E così è scattata la molla.
Mo abbasta! Mo te la dico come me la sento:
È finita fratellì!
Allora: La Macchina e i suoi cardinali continuano a dire che essa stessa è neutra e che con la sua superprofilazione è nella condizione di somministrarmi il miglior contenuto possa interessarmi?
Giusto? È così?
Io ritengo di No.
Ora lo vediamo per bene e infatti con i contenuti e le pubblicità non ci prende mai quindi mi sono mosso.
1) Ho tolto il following a tutte le amicizie e ho tolto il Like e il following a tutte le pagine seguite dal mio Account Profilo.
Togliere il following non significa *togliere l’amicizia* significa solo NON SEGUIRE.
Sto ancora operando perché l’esperimento prevede following ZERO ma la macchina non mi fa procedere velocemente.
2) Ho smesso di interagire con i contenuti delle pagine che mi hanno proposto, anche con i pochissimi ritenuti vagamente interessanti.
3) Ho valutato i risultati ma c’era un problema: il numero delle amicizie che erano realmente interattive con me e i miei contenuti era estremamente esiguo rispetto alle amicizie totali.
Ho cominciato a fare saltare le amicizie con i Perenni Assenti anche se Vip’s vecchi o nuovi anche con i guru del baretto e anche con gente che conosco On Life da decenni e soprattutto sono uscito dalla bolla *Digital* sempre più estremamente stagnante e asfittica.
4) Ho chiesto l’amicizia anche a Franco il Camionista se ho notato che istintivamente partecipava, condivideva, reagiva e tentava un commento a un mio contenuto.
5) Ho eliminato entro 8 ore i contenuti che non performavano in quanto non rilasciati e non consegnati e ho smesso di partecipare al Business della Frustrazione e se volete spiegazioni, chiedetele.
6) Collateralmente Sono passato più attivamente sul Fediverso per vedere che succede e mi sforzo di non ricreare la *bolla* che sono stato addestrato a formare ed è per questo che ho preferito un’istanza internazionale dove non conosco nessuno.
7) Sto affidando i miei contenuti prioritariamente a questo blog perché è casa mia e nessuno mi può dire come devo fare le cose.
Le faccio male e #acazzo50 e come mi viene.
Se si vedono a posto, altrimenti sticazzi.
8) Ho cambiato le mie priorità in termini di tempo e attenzione e sotto potete vedere i risultati che qualcuno mi ha chiesto di mostrare.
Faccio presente che è un’operazione in corso d’opera da circa 1 mese e il passaggio alla versione PRO del profilo ovviamente aiuta.
Chiaramente i numeri sono offerti dalla ditta e quindi vanno presi con le pinze visto che possono dirci quello che gli pare, in quanto oggettivamente certificati dal NULLA.
E se lo facessimo tutti?
Cosa diventerebbe? Dove andrebbe a finire la loro pervicace capacità di somministrazione dei contenuti?
9) Sulla mia pagina metto solo contenuti ampi e long form adatti a chi ama leggere e non si trovano sul profilo personale.
Anche qui le cose sono un po’ cambiate.
Ricordiamoci sempre che tutto può mutare domani perché il sistema non è premiante, il sistema è frustrante perché altrimenti il tempo speso sulle piattaforme andrebbe scemando e sperticarsi a ottenere risultati qui sopra è come pensare di diventare ricchi trovando portafogli per terra.
Però lo consiglio, fa bene alla circolazione, riattiva la peristalsi intestinale e regolarizza la minzione.
CONCLUSIONE:
Sentiteme bene:
A me li libri me li dovete mannà a gratise pe Natale e pure autografati li vojo ma non perché io sia particolarmente capace (quello lo possiamo sempre discutere) ma solo perché senza i SEGUITORI come me…
…Voi e Le Macchine non sareste mai esistiti.
Senior Social Media Strategist ha avuto almeno 4 vite diverse: partito musicista, ha studiato Scienze Agrarie e Economia, è stato produttore discografico, produttore di eventi, gestore di locali, consulente audio e fonico in teatro, si è chiuso in casa per due anni per approfondire le tematiche del business planning e del marketing planning, sui programmi della Palo Alto Software.
Poi Property Manager a Londra con una propria azienda.
Social Media Manager per almeno 80.000 ore oggi è passato dall’altro lato della barricata e si definisce: Humane Technologist.
Chiedete a lui cosa significa e lo trovate sempre di più su
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