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Il clone del Social Network fetente esiste ed è solo popolato da bot.

28 Agosto 2021 - Algoritmi e segreti

[Reading Time: 8 minutes]

Il social network più fetente del mondo clona se stesso.

CERTAMENTE!

 

Infatti non bastava un social network che lavora sulle nostre debolezze, ci profila al micron, ci fa un enteroclisma di trigger ogni mezz’ora, ci controlla, ci censura, che vuole farci diventare un imbuto, un tubo digerente di ogni troiaio possibile e immaginabile con le fattezze di un microcefalo inghiottitore di pubblicità caricato a molla… No!

 

Con due siamo veramente a posto.

Un clone con i super-poteri che studia se stesso per capire dove, come, quando e perché è debole e fallace, ci mancava proprio.

 

Ecco che nasce l’amore per i METAVERSI e i pupazzetti animati a distanza, inseriti in mondo virtuali perché quello reale ormai è uno schifo indicibile.

 

“Chiaramente” i due Social Network non sono collegati sono semplicemente, soavemente, allegramente, due mondi paralleli…. Cor cazzo!

 

Quindi non avremo mai a che fare con il clone del social network fetente?

 

In teoria non dovremmo aver niente a che fare con il GEMELLO DIVERSO e un po’ stronzo ma se andiamo a leggere bene effettivamente non sarà esattamente così.

 

Vediamo di capire meglio (o almeno proviamoci) :

Era il 29 aprile del 2020 e cominciò a circolare la voce che sulla rete esistesse un vero e proprio simulacro del potentissimo e fetentissimo social network in blu.

 

Quel COSO bastardo dove quasi 4 miliardi di account si sputacchiano sentenze addosso uno con l’altro.

 

AAAALT! Più della metà sono account fasulli ma a calci e pugni 2 miliardi e mezzo sono veri… forse.

 

Un clone dopato di PNL, trigger, bias, stronzo come lammerda e fasullo come l’ottone, pronto a mettersi al lavoro per simulare al massimo ogni comportamento umano sul Social Network.

 

Simpatico No?

No.

 

Una sorta di emulazione fedele di quello originale che usiamo tutti e che funziona come il social network nel quale tutti più o meno impiastricciati, vomitiamo tonnellate di byte di roba “a gratise” e paghiamo pure perché si veda ma con una particolarità:

 

È interamente ed esclusivamente popolato da bot.

 

Sì avete capito bene: Solo ed esclusivamente bot e pure figli di bot-tana.

 

Bot che emulano gli umani e che popolano un simulacro di Social Network, esattamente come quello ufficiale, alla ricerca forsennata di bug utili ad altri bot attaccanti sul social network ufficiale.

 

Ma che cazzo ho scritto?

 

Detta così, sembra essere un nobile esperimento a vantaggio degli users e utile alla credibilità del social network “fetente”.

 

Un contesto che Gibson e Dick in confronto sono due nani da giardino.

 

Ma LA DITTA essendo fetente, monopolista, lobbista, BUCIARTA e sicuramente popolata da rettiliani tricefali mangiatori di sorci a capo di una nuova religione volgarmente definita “OPPORTUNISMO” e con la stessa capacità contrattuale di un pianeta intero, non c’è niente che possa fermarla.

 

Siccome l’umanità non distingue tra CONVENIENZA e UTILITÀ il termine “vantaggio” ha eccitato tantissimo gli ingegneri che hanno pensato bene di clonare l’intera piattaforma del Social Network Fetente, popolarla di bot che emulano perfettamente il comportamento umano per tentare di scoprire le falle che si nascondono nel sistema ufficiale.

 

Si parla di centinaia di milioni di righe di codice apparentemente separate dal codice originale della piattaforma e che generano un simulacro dotato di vita propria.

 

Documenti ufficiali della “ditta” garantiscono che non ci sarà nessuna violazione della privacy degli utenti (sulla piattaforma reale) e quindi…

abbiamo la certezza che questo  avverrà senza problemi e senza pudore.

In 25 anni qualcosa avremo pur imparato.

 

Come agiscono questi bot?

 

Non è difficile da capire: agiscono come gli umani.

Producono contenuti individuali tramite profili “personali”, interagiscono tra di loro con commenti e reazioni, creano advertisement, interagiscono con la pubblicità con reazioni e commenti, insultano, deridono, fanno scoppiare flame, perculano, lanciano fake news, creano gruppi e li amministrano, creano pagine e le popolano di post.

 

Fanno tutto.

Tutto.

 

Lo fanno su qualsiasi tipo di argomento sia esso  intrattenimento, politica, economia società, costume, viaggi, cibo, clima, sport, temi caldi e concreti nella realtà eccetera eccetera…

 

Lo fanno su tutto come, in effetti, TUTTO è trattato dagli esseri umani anche se gli esseri umani, effettivamente sanno farlo in modo molto più acrobatico e cioè COR CULO!

 

La logica progettuale è quella del WES: Web-Enabled Simulation

(WES) è una simulazione del comportamento di una comunità web di utenti su una piattaforma software.

Utilizza una piattaforma software tipicamente abilitata al web per simulare le interazioni dell’utente reale e il comportamento sociale sull’infrastruttura della piattaforma reale, isolata dagli utenti reali.

 

Essenzialmente i bot possono mettere “mi piace”, commentare, condividere, inviare una richiesta di amicizia e anche prendere una piega più stronza iniziando a molestare, abusare e truffare altri bot.

 

Tutto chiaro? Lo spero per voi caldamente.

 

Perché un simulacro di Social Network dovrebbe essere tanto utile?

 

Ora è chiaro che i bot non vanno a schiacciare bottoni come fanno le persone nella realtà.

 

Quello che fanno è azionare tutti i trigger possibili e immaginabili in modo speculare al comportamento umano, tentando di prevedere e reagire in tempo reale alle eventuali conseguenze.

 

L’idea è che se il simulacro valuta e percepisce un cambiamento anomalo nell’uso del social network SIMULATO, può immediatamente segnalarlo al social network UFFICIALE e fare in modo che il social network ufficiale possa autonomamente dare avvio ad un aggiornamento repentino che consenta di tamponare la variazione imprevista e strumentalmente messa in atto da eventuali bot/users in azione.

 

Ma è qui che abbiamo il cazzo del problema!

 

Il problema lo abbiamo perché i due sistemi in realtà sono intercomunicanti e non è vero un cazzissimo che sono due cose separate.

 

I due sistemi sono perfettamente connessi e questa connessione è bilaterale.

 

Perché è bilaterale?

Perché se il simulacro deve “avvisare” la piattaforma ufficiale ha bisogno di comunicarci in tempo reale e repentino.

 

In più è anche vero che per simulare sempre meglio il comportamento umano IL SIMULACRO deve poter monitorare e attingere al concreto comportamento degli individui che popolano il social network ufficiale.

 

Quindi in conclusione, il social network ufficiale e il suo simulacro, composti tutti e due di centinaia di milioni di stringhe di codice, sono praticamente separati da un sottile filo di bava che si va a interrompere ogni volta che occorre.

 

Il clone del Social Network fetente esiste ed è solo popolato da bot.

 

Dove sarebbe la fantomatica e fantasmatica separazione di cui parlano?

Il famoso “Livello di isolamento”?

 

Semplice: NON C’È.

 

Cosa dichiara “La Ditta”?

 

La ditta dichiara che oltre tutte le assicurazioni relative al machine learning e tutto il circo appresso hanno introdotto 2 nuovi protocolli:

Il Social Testing e l’Automated Mechanism Design

Il Social Testing testa le interazioni degli utenti tra loro attraverso una piattaforma, mentre l’Automated Mechanism Design combina Search Based Software Engineering (SBSE) e Mechanism Design per trovare automaticamente miglioramenti alle piattaforme che simula.

 

E poi di questi miglioramenti cosa ne fanno o ne farebbero?

 

Li dovrebbero comunicare al social network ufficiale e dunque è impossibile che i due sistemi NON siano interdipendenti.

 

Infatti leggendo come dei pazzoidi riga per riga, si scopre un paragrafetto dove si dice che “OCCASIONALMENTE” i due sistemi possono comunicare ma la privacy è salva come sempre.

 

Ahahahahhahha! Voglio morire.

 

Rompere il comportamento delle comunità

 

Non è una definizione che ho inventato io ma è un preciso paradigma introdotto proprio dalla ditta che ammette che questo tipo di approccio viene già usato nello studio e nelle analisi dei settori relativi ai viaggi all’intrattenimento allo shopping e molto altro purché sia main-stream.

 

È un sistema di “studio” tanto per semplificare e prenderci per il culo da soli.

 

Quindi disgregare le comunità per studiarle meglio e sicuramente prassi ordinaria.

 

Che allegria!

 

Ecco perché l’algoritmo ci spinge perennemente ad aggregarci in cluster sempre più piccoli e teme le aggregazioni di massa.

 

Il punto è che dobbiamo mentalizzarci su uno scenario presente/futuro dove effettivamente gli users reali e i bot che agiscono come users vanno a coesistere in un medesimo sistema intercomunicante ma non sullo stesso piano come è oggi ma anche su PIANI PARALLELI e COLLATERALI.

 

Di fatto è già così ma fino a oggi veniva considerata una coesistenza forzata, abusiva e non gradita.

Da ora in poi la possiamo considerare una coesistenza VOLUTA e pure utile e necessaria dal “loro” punto di vista per stare tutti meglio.

Olè!

 

E vai col tango a inoculare la meraviglia giosa del metaverso!

 

Chiamiamolo 🔵’WW il Sim-Social Network che ci farà tanto bene alla salute.

 

Due sottosistemi che dovrebbero garantire la migliore simulazione:

Il clone del Social Network fetente esiste ed è solo popolato da bot.

 

➡️ le classi quadro generali, che sono il nucleo della piattaforma di simulazione (e rimangono invariate per ogni caso d’uso)

 

➡️ le classi per ogni singolo caso d’uso (che sono personalizzate).

 

Il clone del Social Network fetente esiste ed è solo popolato da bot.

 

Che funzioneranno per implementazione: i componenti del framework generale formano la piattaforma principale, mentre i componenti per ogni caso d’uso sono specializzati singolarmente.

 

Chiaramente, una delle simulazioni più controverse è quella dei cosiddetti Bad Actors Behaviors.

 

Perché non si focalizza sui comportamenti aberrati o aberranti strettamente brelativiballe interazioni umane sulla piattaforma ma solamente su quelli relativi alla violazione delle policy interne e aziendali.

 

Niente che abbia a che fare con la “sanità” della piattaforma ma solamente a prevenire tutto quello che alla piattaforma non va bene o nuoce e credetemi che è uno scenario totalmente diverso!

 

In più, considerato che i bot usano la piattaforma reale per essere istruiti, il grado di analisi dei dati comportamentali verrà automaticamente incrementato.

 

Altri ban a capocchia all’orizzonte?

Tutte può essere.

 

L’arma segreta: La frustrazione

 

La frustrazione dei Bad Actors che violano le Policy interne è l’arma segreta.

In questo caso è utilizzato il termine FRUSTRAZIONE per definire la DISSUASIONE.

Ma prendiamolo alla lettera.

Non sta già succedendo?

Quanti di voi hanno la sensazione di pubblicare a buffo tutto il tempo?

 

Quanti di voi non ottengono più un risultato tangibile da quello che fanno sulla piattaforma in termini organici?

 

Quanti di voi non sanno più cosa dire ai propri committenti?

LA FRUSTRAZIONE ha base ormonale. Gli ormoni generano dipendenza e condizionano percezioni e comportamenti.

 

La frustrazione o fa spendere di più o polarizza o fa allontanare dalla piattaforma.

Alla fine se restano i believers, i polarizzatori, i manipolatori, gli ALTOSPENDENTI  più alcuni miliardi di inconsapevoli “inghiottitori”, direi che “Va tutto benissimo” No?

Ma non sta già succedendo?

 

La domanda è: Questi bot avranno la possibilità di violare la privacy di altri bot nel tentativo di dissuaderne le azioni?

 

Certo che ce l’avranno, perché servirà a determinare eventuali attacchi mirati e capire tramite quali cambiamenti del codice sono stati messi in atto.

 

Ma quindi questi bot lo possono fare anche con le persone reali? Certo, perché abbiamo siglato un contratto che concede libero accesso a tutti nostri dati sia essi aggregati che non.

 

Ok a posto, allora “Sì” altri ban a capocchia.

 

“Frustriamoli tutti e ci verranno dietro come cagnolini ammaestrati”

Questa me la sono inventata ma ha un suo perché.

 

Ad ogni modo il percorso che stanno facendo è come al solito PREDITTIVO. Costa meno e anche se può creare delle problematiche agli users reali e finali, insegna alle macchine cosa fare per evitare o risolvere il problema.

 

Alla fine CHECCEFREKA degli ominidi che spugnettano tutto il giorno sulla nostra piattaforma.

 

A “Noi” interessa che non rompano li cojoni e facciano esattamente quello che vogliamo che facciano.

Punto.

 

La cosa “bella” è che sotto la definizione di Synthetic Graph Generation esprimono la preoccupazione che alcune interazioni arbitrarie dei bot con gli users reali siano effettivamente possibili perché se i bot sono troppo isolati dagli users reali, imparano roba che non sarà coerente con i reali comportamenti umani.

 

Quindi è come dire:

“Noi vorremmo isolarli ma se li isoliamo non imparano una mazza. Quindi se serve c’è la possibilità che interagiscano con utenti reali”

 

Succede perché il WES adottato si comporta come una AI di un video-game che impara a fare analisi sempre più rapide e a dare risposte sempre più realistiche in base ad un continuo apprendimento diretto.

 

Se poi consideriamo che hanno dichiarato che alcuni bot avranno comportamenti da Super-Human per accelerare i processi, ecco che il quadro è completo.

 

CONCLUSIONI

C’è poco da concludere.

Volete le fonti?

Lo so che siete pignoletti e le volete!

Vi invito solo a fare questa semplice operazione così vi renderete meglio conto di cosa si sta parlando:

Andate su Google e mettete nel box di ricerca questo termine

F*C*B00K’S WW

Mettetelo tra le virgolette.

🔴 ATTENZIONE: la keyword è travisata! La dovete rimettere in originale sostituendo i caratteri giusti a simboli e numeri.

 

A questo punto, lanciate la ricerca e fatevi la vostra idea.

La mia me la sono fatta e puzza parecchio.

Ho anche scaricato della roba, se trovo il sistema ve la condivido più avanti… adesso mi si sono seccate le dita e vado a fumare.

Baci ai pupi.

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