Così hanno fatto ieri Ted Rubin e Cathy O’Neil.
Parlate, socializzate, non gareggiate, non tenete conto di quello che si dice di voi al baretto sotto casa, non rosicate, non siate pettegoli, non abbiate paura di “essere”. Non amplificate il malessere, sorvolate, lasciate perdere e andate oltre, non tentate di vivere di luce riflessa, toglietevi dalla testa “IO, IO, IO” che tutti, compresi i VIP che idolatrate, senza dialogo sono NIENTE e NESSUNO.
In mancanza di anima anche “Finte” o di circostanza vanno bene lo stesso. Se le interazioni fossero anche BOT o membri di uno staff, andrebbe bene lo stesso. Qui sotto vedete le reazioni e interazioni di uno dei più noti CMO del mondo e di un’attivista digitale e “leggermente” columnist di Bloomberg.
Eh! No! Falla finita di urlare: “Ammiratemi!” devi IN-TE-RA-GI-RE!
Devi CON-CEDERE considerazione! Non basta semplicemente ricambiare. Deve essere un moto spontaneo di rispetto ed empatia. Se lo faceste, non dovremmo sempre ricorrere a commenti tipo: “Eh Sì, questa cosa l’ho detta qui…” oppure “Ecco il link al mio commento che feci…” un’umiliazione continua.
Devi essere più sangue e carne pulsante, perché siamo PERSONE e non account. Da solo non esisti. Tu, io tutti, esistiamo se inseriti in una community all’interno della quale si sviluppano rapporti. Altrimenti sei solo un ID ACCOUNT ingoiatore di pubblicità e niente altro. Ficcatelo in quella testa marcia!
Se NOI itaGlici (maledetti) ripeto:
TUTTI NOI
fossimo meno stitici, meno “palloni gonfiati”, meno paranoici, meno provinciali e cacasotto con le persone che incrociamo sui Social Network e fuori, le cose andrebbero radicalmente meglio.
Se fossimo meno avari, meno sospettosi, meno anaffettivi, meno colpiti da complessi d’inferiorità, più empatici e reagissimo anche in modalità “default” con un minimo di partecipazione, tutto questo si rifletterebbe sul benessere generale e anche sul business. Se i Social Media fanno schifo, fai schifo anche tu: Ricordalo sempre.
Brucia tutti i libri che hai letto e dimentica tutti i GURU che segui come un cagnolino ammaestrato e torna a essere un individuo tra gli individui. Torna a dialogare invece di fare monologhi al vento come un anacoreta.
Questa storia ha rotto li cojoni!
Stai tranquillo: quello esce da solo sia in senso positivo che negativo e se per lavorarci sopra devi mentire a te stesso e agli altri, allora è meglio che te ne vai al bar e bevi pesante.
Fatela finita, io vi vedo che continuate a mandarvi gli screenshot con i messaggini ciccicccì ciacciaccià come quando ciarlavate alle superiori mentre vi fumavate la sigarettina al cesso.
Buona giornata eh!
Senior Social Media Strategist ha avuto almeno 4 vite diverse: partito musicista, ha studiato Scienze Agrarie e Economia, è stato produttore discografico, produttore di eventi, gestore di locali, consulente audio e fonico in teatro, si è chiuso in casa per due anni per approfondire le tematiche del business planning e del marketing planning, sui programmi della Palo Alto Software.
Poi Property Manager a Londra con una propria azienda.
Social Media Manager per almeno 80.000 ore oggi è passato dall’altro lato della barricata e si definisce: Humane Technologist.
Chiedete a lui cosa significa e lo trovate sempre di più su
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