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Organizzazioni Non-profit: come devono finanziarsi

15 Febbraio 2024 - Cultura e vita digitale

[Reading Time: 3 minutes]

Le organizzazioni Non-profit come si finanziano?

 

Oggi non c’ho voja, mi fa male la testa… però un pezzetto sull’autofinanziamento delle organizzazioni non-profit ci sta tutto.

Un articolo semplice e veloce (3 minuti) senza urlare, senza bestemmiare, senza fare troppo casino che me bussa la capoccia.

 

Mi necessita solo far capire come è sano che le organizzazioni non profit debbano finanziarsi.

 

La diffidenza delle persone verso le organizzazioni non-profit è dovuta anche a metodi di autofinanziamento spesso troppo invasivi, torbidi, trasversali, troppo pressanti, troppo intrusivi e spesso fuorvianti.

Organizzazioni Non profit: come devono finanziarsi

 

La via migliore per le organizzazioni non-profit di autofinanziarsi sono le donazioni che vengono definite Erogazioni Liberali.

Esse sono elargizioni spontaneamente, concesse alla non-profit e senza alcuna pretesa in cambio in quanto se ne riconosce il valore, gli obiettivi, i risultati raggiunti e anche quelli futuri.

 

Le organizzazioni non profit sono la proiezione ortogonale della volontà dei propri associati e delle persone che ne comprendono l’essenza, la filosofia, la mentalità e soprattutto lo scopo.

 

È chiaro che in questa epoca digitale la rapidità delle operazioni complica parecchio il quadro e soprattutto l’intrusione del messaggio promozionale relativo alla organizzazione non profit, nei confronti dei potenziali sostenitori, si è fatta sempre più pressante.

 

Se c’è una cosa che assolutamente non va tradita è la promessa.

 

Altra cosa fondamentale per le organizzazioni non-profit è che colui o coloro che veicolano il messaggio promozionale di sostegno ci mettano la faccia in prima persona e si rendano responsabili (civilmente e penalmente) delle operazioni a seguito della donazione.

 

Senza incazzarmi,

ho bisogno solamente di mettere in risalto i punti salienti di qualsiasi modalità promozionale relativa alle organizzazioni non-profit in modo tale da chiarire sia la mia opinione personale sia il metodo migliore e più etico per potersi autofinanziare.

 

Ricordatevi sempre:

Le organizzazioni non-profit senza di voi non sopravvivono.

 

Le organizzazioni non-profit prendono linfa vitale proprio dalla partecipazione, dalla coscienza e dalla saggezza collettiva e dalla consapevolezza dei singoli.

È anche determinante la profusione di energie che molto spesso sono a fondo esclusivamente gratuito, volontario e perduto.

 

È proprio per questo motivo che mi occorre mettere in chiaro una volta e per tutte quello che non va assolutamente fatto da parte dell’organizzazione non profit e che sempre più spesso vediamo intorno a noi, e ci ammorba l’aria, sia quando siamo davanti al mezzo televisivo oppure quando sbirciamo sullo smartphone o anche se facciamo due passi.

 

Andiamo per ordine e seguite bene:

 

1) Non si devono acquistare, vendere o scambiare gli elenchi dei donatori

 

2) Non si devono condividere i dati dei donatori con altre organizzazioni non-profit o intermediari di mailing list o data broker.

 

3) Non si devono aggiungere cookie per mostrare annunci su altri siti web quando lasci il sito della non-profit.

 

4) Non si devono utilizzare pixel di tracciamento delle e-mail per tracciare e sorvegliare i destinatari della posta elettronica della non-profit.

 

5) Non si devono sprecare i soldi dei donatori in *costosi pacchi postali* con espedienti che sfruttano le emozioni degli associati e non e che giocano sul senso di colpa.

 

6) Non si chiedono soldi costantemente, intasando le caselle di posta elettronica degli associati e non o creando falsa urgenza.

Lo stesso deve NON avvenire attraverso il mezzo televisivo, il web in genere e nello specifico i canali Social.

E invece succede sempre.

 

7) Non si concede in licenza il nome della non-profit né si approvano prodotti e servizi concessi a terzi per nome o conto della non-profit.

 

8) Non si utilizzano strumenti di screening patrimoniale per valutare segretamente la capacità economica del donatore.

 

9) Non si inviano le informazioni degli associati ai Data Add Warehouse per acquisire informazioni che non sono state fornite direttamente (come il datore di lavoro, l’orientamento di genere, l’affiliazione politica o religiosa o il valore patrimoniale posseduto).

 

10) Non si mettono le persone agli angoli delle strade, nei centri commerciali, nelle stazioni chiedendo continuamente di donare disturbando e molestando la gente.

 

In sintesi:

Non si truffa, non si sfrutta, non si molesta, non si lede la dignità della gente, non si abusa della privacy e non si prendono per ‘culo le persone.

 

Così fa MetrOfficine.

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