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Dipendenza da AI Generativa

15 Agosto 2023 - Cultura e vita digitale

[Reading Time: 6 minutes]

Il pippone di Ferragosto che parla di AI De-Generativa

 

Ha detto Gabriele Gobbo che lo devo mettere anche qui e io ce lo metto.

Visto che fare il post o il pezzo per eventuali clienti (…deché?) è come fare i mattoni a Birkenau, procedo alacremente verso l’autodistruzione morale e professionale.

 

È Ferragosto lo so,

siete tutti pronti con le griglie e i frigo portatili e avete ricevuto inviti vari ad assembrarvi tipo Lemming sull’orlo della scogliera come non ci fosse un domani e lo capisco.

 

Nonostante questo giorno infausto, che personalmente ritengo insulso e a tratti ripugnante ma voglio bene a tutti lo stesso, desidero porre una riflessione su un fenomeno che da emergente sta diventando dilagante:

➡️ La pubblicazione di pezzi realizzati tramite AI Generativa sui propri blog personali
(molto presto sarà anche su quelli aziendali)

 

Niente da eccepire,
capiamoci,
ognuno fa come cazzo gli pare e ci mancherebbe altro che non fosse così.

 

Certo, avrei potuto parlare di grigliate, birra e gara di rutti e di chi ha la salsiccia più lunga o più grande o la coscia più nera e arroventata o la tetta più gonfia ma per me il Ferragosto è il giorno fesso dell’anno e dunque non me lo inchiappetto proprio.

 

Tra una costarella rigirata da una mano sudaticcia unta e bisunta e una salsiccia caduta per terra, soffiata e messa nel famigerato piattino de plasticademmerda o un peperone grigliato/bruciacchiato buttato sulla brace con la cattiveria per i Veg, potete dare uno sguardo commentando con il vicino:

“Oh! Ma Max quanto è pallogeno da 1 a 100?”

Tanto lo so che vi state annoiando e c’avete l’ascella pezzata.

 

Dipendere dalla Dipendenza

 

Ora, il fatto è che sto vedendo molti blogger andare in Escalation Parossistica quasi senza freni e questa cosa mi preoccupa.

 

Il focus lo vorrei porre su alcuni fattori correlati e magari un po’ rarefatti e sfuggenti:

➡️ Quanto la soddisfazione generata da un contenuto abbastanza decente creato con l’ausilio dell’AI, incide sull’utilizzo della stessa?

 

➡️ Quanto l’eventuale plauso ricevuto dalla propria audience per il pezzo realizzato tramite l’uso dell’AI incide sulla reiterazione dell’uso della stessa?

 

➡️ Quanto il plauso, il risparmio di tempo, la possibilità di poter creare contenuti decenti e continui e in modo costante dovuto all’uso dell’AI hanno valore e funzione *addittiva*?

Occhio, ADDITTIVO me lo sono inventato e intendo:
Che genera e produce *Addiction* ossia: Dipendenza.

 

La sensazione che ho io è che si stiano combinando diversi fattori *suggeriti* e indotti che comportano una rapida escalation in termini di *Dipendenza da AI*

 

Provo a riassumere velocemente e seguitemi nell’iperbole.

[Se vi va ne parliamo altrimenti sticazzi, stiamo bene così]

 

Partiamo:

🔴 Prima non avevo tempo,
il mio blog era quasi fermo con le 4 frecce.

 

🔴 Pur sapendo che avrebbe fatto bene al mio personal brand produrre contenuti Blog, avevo ormai accettato l’impossibilità di farlo per mancanza di tempo e di testa.

 

🔴 Pur avendo accettato il fatto, ogni giorno venivo assalito da un senso latente di FRUSTRAZIONE che rapidamente seppellivo sotto una catasta di impegni e cose da fare.

 

🔴 Poi arriva un AI Generativa molto evoluta che promette miracoli ed effettivamente ne fa abbastanza.

Imparo a scrivere dei prompt che funzionano (diciamo… linee guida e input efficaci affinché la macchina possa elaborare testi tematici e specifici sempre migliori) e ho i miei testi giornalieri per il mio Blog che riprende vita in pochi giorni!
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➡️ Il Blog è ancora vivo!

 

Posso ripartire!
Dopo la FRUSTRAZIONE del passato, covata per lungo tempo, arriva la SODDISFAZIONE e conseguente scarica dopaminica maggiormente prolungata rispetto alle usuali attività Social.
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Con entusiasmo condivido, o faccio condividere, in automatico il mio contenuto Blog sui Social e riacquisto la Consistency che potevo rischiare di perdere, a dire:

Seguendo i dettami della Macchina Social che mi richiede di postare di continuo per rimanere *a galla* ora posso farlo postando i miei pezzi Blog realizzati tramite AI e vado come un treno.

Pezzo blog con AI più che decente
(soddisfazione – dopamina)
⬇️
*Consistency Ritrovata*,
la macchina Social mi premia cambia l’andamento delle Vanity Metrics, i numeri migliorano, le interazioni possono aumentare, Personal Brand in ripresa
(soddisfazione – dopamina)
⬇️
*Plauso*:
La mia audience legge,
o dice di leggere, i miei pezzi Blog e mi fa i complimenti, l’engagement migliora anche se di poco (all’inizio) e tutti non si curano per niente del fatto che potrei aver scritto quel contenuto Blog al massimo per un 30% , arriva comunque l’apprezzamento.

Non importa se uso un trick, l’importante è il risultato.
(soddisfazione – dopamina)

Ora, è chiaro e lampante che questo loop sia estremamente dopaminergico e mi lascia supporre che *a monte* si sapesse perfettamente che quando l’AI sarebbe evoluta a buon livello, avrebbe indotto un sistema di *Dipendenza*

 

Non esiste Blog senza Social

 

Come ce lo porti il pubblico a leggere i tuoi pezzi Blog senza avvertire il tuo pubblico?

(volutamente scritto #acazzo50 perché doveva rendere il senso del paradosso)

 

Puoi sperare nell’indicizzazione organica del tuo pezzo in tempi brevissimi?
No.

 

Se crei un contenuto,
una forza interiore e inarrestabile ti spinge a sottoporlo alla tua audience potenziale prima possibile e non è per la *gioia di farlo* ma per reiterare il senso di Soddisfazione di averlo fatto, percepire nuovo Apprezzamento,
presidiare una SERP (Search Engine Results Page) specifica a cui ritieni di appartenere.

Ecco che il combinato disposto di:

Contenuto Blog (AI Generated)
+
Effetto Social Media
🔹 Consistency riacquisita
🔹 Apprezzamento
🔹 Vanity Metrics in miglioramento
🔹 Effetto Premiante della macchina Social

diventa una miscela estremamente dopaminergica e può indurre Dipendenza e Assuefazione come già è stato per l’uso dei Social anche se alcuni ancora parlano di *Abitudini*.

 

Diciamocelo francamente:

Ottenendo risultati quasi immediati con questo metodo, chi mai potrebbe rinunciarvi una volta elaborato e messo in atto?

 

E visto che la chiave di questo *Loop Produttivo* e un’AI Generativa che evolve di ora in ora, chi vi potrà mai rinunciare una volta adottata?

Secondo il mio parere:
Nessuno.

 

Se prima eravamo
*Dipendenti da Social*
ora siamo:

*Dipendenti da AI Generativa + Social*

 

Devo dire, che pur non utilizzando AI Generativa, perché per ora mi astengo non essendo bravo a usare gli strumenti in modo strumentale e avendo tantissime riserve sulla logica con la quale si sta diffondendo a macchia d’olio, sto adoperando alcuni tool di analisi dei testi che identificano, in via probabilistica, il testo generato da AI.

 

In sintesi è AI che riconosce testi generati da AI su base probabile.

 

Facendo diversi esperimenti,

al momento risulta che il testo più credibile e *personalizzato* secondo il volere dell’autore, in genere prevede un 50-53% di intervento della macchina e un 47-50% di intervento manuale.

In casi estremi si arriva anche al 93% Macchina e 7% Umano e siamo a livello di caccafritta Take Away ovviamente.

 

Chiaramente non ho un campione così significativo di indagine, si parla di qualche decina di pezzi e di post analizzati ma se me pagate posso anche arrivare a 1000 eh!

 

Ad ogni modo,

è bene tenere sotto controllo il fenomeno che può comunque prendere il sopravvento diventando una vera *necessità*.

 

Ed è anche da tenere sotto controllo il concetto trio e ritrito, ripetuto da TUTTI come un mantra imprescindibile, di Consistency che non è altro che lavorare gratis per la macchina avendone un beneficio molto limitato per ovvi motivi di business.

 

Riassumendo:

⚪ Lavoro gratis e pago pure per l’AI Generativa a cui do in pasto il Tutto e il contrario di tutto e Lei si alimenta e impara

⚪ Lavoro gratis per i Social che mi spingono all’iperfetazione di contenuto, mettendomi nel cervello che per esserci devo pubblicare ogni scorreggia giorno per giorno, altrimenti sparisco

⚪ Lavoro gratis per il mio blog che non lo vedono neanche con il binocolo, datoSi che il motore di risposte a malapena sa che esiste e neanche gliene frega un cazzo di saperlo

…e in più rischio di restare sotto l’uso di AI Generativa perché tra poco ogni cosa che scriverò risulterà meno gradevole, apprezzabile e “a modino” – questa l’ho fregata a Simone Bennati – di quella scritta da GinoGPT e devo pubblicare, pubblicare, pubblicare… pubblicare come il sorcio che corre nella ruota perché altrimenti sbiadisco nei recessi mefitici della rete.

 

Con una farcitura di TUTTAVIA, PIUTTOSTO, IN CONCLUSIONE ecc. ecc. vado a far friggere parole da una macchina, perché tanto fritto è buono tutto.

 

E davvero non se ne esce più e non se ne sentirà neanche la necessità di uscirne.

 

Questo pezzo è scritto cor DeretanoGPT e non comporta assuefazione o dipendenza.

Lo potete tranquillamente declamare a voce alta, in piedi sulla sedia, agli ubriachi di Fregnagosto.

 

Ok, adesso che vi siete annoiati a sufficienza, dimenticate tutto e godetevi la callaccia, la puzza, le voci stridule, la tipa unta che rotola sull’asciugamano perché  deve fa vedé le sise però nu le deve fa vedé!

E pure quella che osserva l’estenuante partita a racchettoni tra Mario e Andrea perché alla fine Andrea è un po’ stronzo ma c’ha ‘n ber culo.

 

Io sono Max Guadagnoli

e se volevo stare simpatico a tutti andavo a Zelig.

Fumo, alle 17:30 vado a vangare nell’orto, buio.

Sipario.

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