Non è giusto, etico, e non è bello negare ad una persona il suo diritto di esprimere un’opinione! Giusto!… Sicuro?
Ed è giusto rubare tempo e fede alle persone in cerca di informazioni? Dov’è il diritto delle persone ad avere un’informazione vera, rispettosa, chiara, semplice, diretta?
Può una bomba che interrompe delle vite, diventare un:
Forse è ora di decidere di ritornare ad essere “umani” o quantomeno lasciare a chi vuole esserlo, questo diritto, senza dover “dialogare” con menti mediocri che non riescono a trovare un equilibrio interno tra la paura di morire, e il vuoto del “senso” della vita.
Tempo
Cerco una notizia, un consiglio, un perchè che possa “aiutare” e mi ritrovo in chilometri di parole che cercano di farmi stare il più possibile sulla pagina, così da creare retention, engagement e salire nel ranking monetizzando il piano marketing… Lo so, sembra una canzone trap, ed infatti tutto questo è diventato una TRAPpola per chi lavora nella comunicazione (ma non ne ha alba) e per chi la subisce.
Ci rubano tempo per creare contenuti spazzatura, e ci rubano tempo dandoci informazioni distorte rispetto a quello che dovrebbe essere il digitale: un servizio sociale in grado di migliorare la vita di tutti noi.
Insomma dovrebbe essere un investimento di tempo per migliorarsi, e invece spesso è una perdita di tempo.
Fede
Io mi “fido” di te! Questo è quello che una persona dice quando cerca una soluzione o un perchè, e questo noi andiamo ad intaccare ogni volta che pensiamo al ranking invece del, “loving”.
La fiducia è molto probabilmente il KPI più importante all’interno della comunicazione, e quando la tradiamo stiamo letteralmente tagliando il tronco che sostiene rami, foglie, fiori e frutti. Ogni volta che l’interesse personale, l’ego, prendono in mano la penna, la tastiera, la visione, non si costruisce più la trama di uno storytelling, ma la brama di un potere effimero.
Qualcuno potrebbe dire che in qualche modo bisogna monetizzare, bene, allora se lottate ogni giorno per creare il contenuto figo, o la startup che rivoluzionerà il mondo, lasciate perdere, perchè chi ha davvero il suo lavoro tra le mani e negli occhi, non fatica.
La verità
I primi a dire NO ad un contenuto inutile dovremmo essere noi che lavoriamo in questo mondo, tutelando il benessere del web, dei Brand Guardians in grado di difendere “la rete”, un pò come i White Hats.
Quando ero piccolo, son passato dal guardare non è la rai al boom delle Veline, fino al fenomeno di saranno famosi (poi amici). Il filo conduttore era che molti, volevano andare lì, per far parte di quel mondo. Poi, capitava di guardare i provini e ti rendevi conto che il 99% era illusione.
Oggi stiamo scegliendo il nostro lavoro prendendo come metro di misura il wow factor del momento (tutti guru grazie ad una barbona ((barba folta)), tutti smart con il certificato del guru… ecc.) quando invece dovremmo basarci sulle nostre capacità (tutti abbiamo delle meraviglie interne) solo che non è facile farci i conti, ci vuole empatia (verso noi stessi) ed è un lavoro durissimo.
Attenti alla telecamera
Siamo talmente assuefatti dalla finta realtà che accettiamo contenuti palesemente falsi pur di non dover mettere in discussione la nostra percezione della realtà digitale. Spesso accettiamo quello che vediamo senza chiederci: “come mai c’è una telecamera” (e a volte anche una regia) a riprendere il tutto, proprio in quel preciso istante?
Facciamo attenzione all’essenziale, al fatto che i nostri occhi non sono l’obiettivo che riprende, ma lo strumento in grado di fare la differenza tra vero e presa in giro.
Attenti alla telecamera!
Benessere
Cosa è davvero il benessere personale, e per il nostro brand?
Quindi
Hai diritto d’espressione sul tuo (se hai un blog) account personale, ma sulle pagine “pubbliche” mettiamo il buonismo da parte ed iniziamo a “pretendere” contenuti all’altezza dei mezzi meravigliosi che dirigono il digitale: la rete, e la mente umana.
Facciamo in modo di essere sui social, non di esserci.
Testi lunghi e ripetitivi per non far andar via il lettore, errori di battitura lasciati lì a dare un tocco di noir, strafalcioni in altre lingue che non hanno senso umano. Un brodo mediocre che fa male proprio ad internet. Basta!
L’ AI forse aiuterà nel prossimo futuro ad “eliminare” contenuti non validi per i bisogni del “cliente“, forse ci avviciniamo finalmente al momento in cui la parola chiave diventa “essenziale“, dove “human is king“. Ma non dimenticate che per fermare l’AI, la Rete, il Digitale, basta staccare una spina o scaricare una batteria, mentre per la mente umana, l’unica via di fuga, l’unica salvezza è la cultura, capace di creare benessere ed economia quando smette di dire Io ed inizia a dire, Noi, passione, vita, amore.
Max
P.S.
Mi raccomando, voi 3 che mi leggete, quando trovate un testo con errori e bubboni grammaticali, lasciate un bel messaggio con scritto: “Esiste il tasto Modifica“, grazie.
Max Spera, artista prestato alla comunicazione, autore di favole impegnato nella meravigliosa battaglia dell’eliminare la mafia sociale attraverso la bellezza dei sogni e la consapevolezza delle proprie emozioni. [SCHEDA COMPLETA AUTORE]
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