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Usi faccette, pupazzetti, GIF di Giphy?

6 Dicembre 2020 - Cultura e vita digitale

[Reading Time: 5 minutes]

“Sono Max Guadagnoli eccomi qui, ignudo in fronte a voi signori: Ebbene Si!

 

E’ vero, uso le emoji e le emoticon su Facebook e altrove!

Le GIF di Giphy, invece le schifo proprio.”

Lo faccio per far capire con che spirito sto dicendo una determinata cosa o per manifestare uno stato d’animo e devo ammettere, che effettivamente mi aiutano ma le GIF proprio non le sopporto.

 

Sarò “vecchio” ma va così.

Per le emoji e le emoticon, voglio pensare che aiutino il mio interlocutore e lo predispongano nel mood giusto per leggere o ascoltare quello che sto per propinargli.

 

Si, mi aiutano.

Le parole da sole, a volte sembrano insufficienti ma prima come si faceva?

Si faceva senza e andava bene lo stesso.

Una cosa che ho avuto presente subito e che voglio dirti è:

ho sempre ritenuto che fossero qualche cosa di molto più importante e potente di una semplice manifestazione emotiva che indica apprezzamento, dissenso, rabbia, divertimento, gioia, dispiacere ecc. ecc.

 

Devi immaginare che sono anche molto di più di una semplice “segnalazione” che va a comporre le Vanity Metrics e cioè: i cuoricini, i LIKE, il sorriso, la risata a crepapelle, la faccetta con i lacrimoni, la faccetta incazzosa ecc. ecc. che poi ritrovi come numeretti (che ci piacciono tanto e piacciono tanto anche alla nostra Dopamina), sotto il tuo post e ti fanno capire come la tua audience, ha preso ciò che hai postato.

 

Usi faccette, pupazzetti, GIF di Giphy?

 

In effetti sono delle “macchine infernali” come un pò tutto quello che riguarda i Social Media.

 

Quando dichiaro questa cosa, non voglio dire che “fanno del male” (ma volendo anche: Si).

Voglio dire che sono aggeggi molto complessi e molto potenti che aggregano e misurano molti più dati di quelli che realmente percepiamo, che sappiamo e che possiamo prevedere.

 

Sono stato abbastanza chiaro?

Non lo sono stato.

Ok, commenta sotto e ne parliamo, mi farà solo piacere.

 

Se prosegui la lettura, capirai meglio dove voglio andare a parare e qualche mese fa è successa una cosa che si può dire, sia passata piuttosto in sordina.

 

Andiamo a capire di che si tratta: Facebook ha comprato GIPHY.

 

GIPHY è il più grande creatore e distributore di GIF del mondo.

Facebook ha messo sul tavolino una bella valigia di soldi e l’ha comprata per 400 milioni di dollari.

 

Per il loro portafoglio, non è una cifra pazzesca ma non sono neanche bruscolini. La scusa era includere i servizi di Giphy dentro Instagram.

Pinocchietti.

 

Usi faccette, pupazzetti, GIF di Giphy?

 

Ma quanto è potente GIPHY?

Non poco, non poco.

Dati del 2019 dicono che questa piattaforma, avrebbe generato e distribuito 10 MILIARDI di “contenuti” (chiamiamoli così, tanto per capirci) a più di 700 MILIONI di persone, AL GIORNO.

 

Sembrerebbe addirittura che il loro motore di ricerca interno sia il secondo più usato e visitato al mondo, dopo Google, servendo quasi 1 MILIARDO di persone AL GIORNO.

 

Pare anche che di questi tempi, GIPHY stia operando 12 MILIARDI di ricerche mensili.

Numeri spaziali che però ancora non chiariscono bene il meccanismo.

Poi te lo spiego e capisci al volo.

 

Saputa la notizia mi sono cominciato a chiedere:

Ma a che serve comprare un’azienda che fa GIF?

La risposta me la sono data, dopo un paio di sigarette e qualche sospiro di troppo.

Quando penso, sospiro spesso.

 

Camminavo lentamente in mezzo ad un aria polverosa e gabbianosa, la plastica danzava allegramente lungo il marciapiede e una voce interiore voleva portarmi altrove.

 

Poi ho guardato il cielo che era azzurro, nonostante fossi a Roma e facendo “due più due” ho capito:

 

Facebook voleva “tutto il cucuzzaro”!

 

In realtà GIPHY prima dell’acquisto era considerata una piattaforma esterna anche se già perfettamente integrata in Facebook, come Tenor è perfettamente integrata nella Gboard (la tastiera dalla quale componi i testi se scegli di usarla come predefinita) del tuo smartphone Android, stessa logica.

 

Il punto era che GIPHY, già otteneva il 50% del proprio traffico dalla famiglia di applicazioni di Facebook e devi pensare che solo via Instagram, la GIF tab integrata, otteneva milioni di impressioni a notte.

 

Il 25% del traffico arrivava via Facebook e l’altro 25% da Instagram e mi pare che così il quadro sia già più chiaro ma non completo.

 

Che ne dici? Andiamo avanti.

 

Si potrebbe pensare che la maggiore preoccupazione di Facebook potesse essere quella di farsi soffiare GIPHY da qualche altra azienda, perdendo la possibilità acquisita o dovendo sborsare molti più soldini per averne l’uso e l’integrazione.

 

Può essere coerente ma in realtà, il loro obiettivo era un’altro.

 

Sapendo che GIPHY era integrata in tantissime altre piattaforme e sapendo che avevano permesso a molti sviluppatori di accedere alle proprie librerie concedendo API (application programming interface) e un SDK (Software Development Kit), erano matematicamente certi che il numero di applicazioni e piattaforme nelle quali GIPHY era perfettamente integrata, fosse un numero ben più rilevante di qualsiasi supposizione.

 

Quindi ricapitoliamo:

Facebook compra GIPHY e dichiara che gli sviluppatori potranno ancora accedere senza limitazioni alle librerie.

Come puoi immaginare, gli sviluppatori erano terrorizzati che venisse loro limitato questo accesso.

 

Ed ecco che si comincia a capire meglio chi era”IL CUCUZZARO” che voleva Facebook.

GIPHY è integrata in:

  • 587 APP Android, tra cui anche app che gestiscono la telecamera dello smartphone e sorprendentemente anche in PayPal
  • Nel mondo Apple, GIPHY è integrata in 91 app che girano su iOS
  • In più GIPHY è integrata in tutte le principali piattaforme Social del mondo: Tik Tok, Snapchat, Twitter, Telegram, ovviamente Facebook, Instagram e in tutti i sistemi di messaggistica interni e sterni come WhatsApp, Slack, iMessage, Signal.

 

In pratica, che tu voglia crederci o No, GIPHY è regolarmente presente in quasi tutti i device del mondo.

 

Eccolo “Il CUCUZZARO”!

Ma ora che Facebook ha comprato GIPHY, dove vanno i dati aggregati che GIPHY sviluppa?

Vanno a Facebook!

E il cerchio si chiude. Hai capito? Lo spero.

 

Questi dati sono tantissimi e oltre a quelli realmente legati all’emotività degli utenti e del mood generale che ne fa scattare l’uso, trasferiscono serenamente anche NOME, COGNOME, ID del device e virtualmente GIPHY può tracciare chiunque, attraverso le sue integrazioni nelle relative piattaforme.

 

Usi faccette, pupazzetti, GIF di Giphy?

 

Un elenco delle dieci app Android più scaricate delle 587 con l’SDK Giphy integrato (Fonte: 42matters)

 

Ma dopo l’acquisto di Giphy, qualcuno ha cominciato a farsi girare le palluzze e a fare delle precisazioni

 

Quando hanno saputo dell’acquisto di GIPHY, molte piattaforme hanno ufficialmente dichiarato che non avrebbero permesso il passaggio dei dati a Facebook pur mantenendo l’integrazione.

 

Le più immediate sono state Signal che ha detto che suoi i dati vengono aggregati in via generale, sono protetti, restano anonimi e non vengono trasferiti e Telegram che ha dichiarato che gli unici dati che vede, sono solo quelli relativi alla ricerca e alla scelta della GIF e che non vengono assolutamente trasferiti.

 

Anche ZOOM che ha già parecchi problemi di suo, ha rimosso temporaneamente l’integrazione con GIPHY nella ZOOM Chat, ma ZOOM ha una “piccola falla”: Il consulente responsabile della sicurezza, Alex Stamos, è stato Chief Security Officer in Facebook dal 2015 al 2018 e ho come l’idea, che presto l’integrazione con GIPHY verrà ripristinata.

 

Vabbè….dai, sono dettagli No?

Che problema c’è?

Un bel papocchio eh?

 

Quindi:

Tutti usiamo emoji, emoticon e GIF —>GIPHY —>FACEBOOK

Naturalmente, nessuno in Facebook sta motivando l’operazione in questa direzione.

 

La cosa che è davvero sorprendente è che non gli bastavano tutti i dati che già Facebook riesce a sviluppare e elaborare, rendendolo IL RE della profilazione, NO!

Gli servivano anche quelli di GIPHY e la questione dei dati aggregati di Facebook, da dove vengono e dove vanno e perchè, non finisce neanche qui, non è chiarissima.

 

Si capisce a chi fa comodo e perchè ma l’importante è che adesso tu possa usare tutto quello che vuoi con un pò di consapevolezza in più.

E VAI di faccette e pupazzetti come se non ci fosse un domani!

Think twice folks

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